Le origini
La famiglia Bonacossa, originaria di Dorno, e che a Vigevano è ricordata anche per la Cascami Seta, annovera tra i suoi componenti un Conte bianco, una Contessa in rosa, un senatore, un “traditore” e delle figure di spicco per lo sport, personaggi che a modo loro hanno segnato la storia di questa famiglia, ma anche dell’Italia.
Alberto Bonacossa
Tra gli sportivi della famiglia vi è l’Ing. Alberto Bonacossa, nato a Vigevano il 24 agosto 1883 dal conte Cesare Bonacossa e da Angela Cuzzani.
Un nobile d’altri tempi che si interessò più allo sport che alle attività di famiglia. E per fortuna! Perché l’Ing. Bonacossa ha lasciato un segno indelebile, seppur spesso dimenticato, in tante discipline sportive: alpinismo, atletica, calcio, nuoto, canottaggio, tennis (partecipò alle olimpiadi ad Anversa nel 1920 e due anni dopo per la nazionale italiana ai campionati del mondo a Bruxelles, divenne a 54 anni campione italiano seniores del doppio maschile) e pattinaggio su ghiaccio con 14 titoli nazionali tra il 1914 e il 1928. Fu anche per due volte campione italiano per il doppio misto in coppia con la moglie Maria Luisa Pirotta, chiamata affettuosamente Marisa, considerata lei stessa pioniera dello sport femminile in Italia.
Partecipò a numerosi congressi all’estero e Pierre de Coubertin lo ebbe tra i suoi più apprezzati collaboratori.
Autore ed editore
Non solo sportivo ma anche autore di guide ed editore di giornali. Nel 1914, Alberto pubblicò a Milano il primo manuale italiano di tennis e, assieme al fratello Aldo noto alpinista (ricordatevi di lui perché ne parleremo), due buone guide alpine . Pubblicò anche una guida sul pattinaggio. E fu promotore della costruzione del Palazzetto del Ghiaccio a Milano. Nel 1929 Alberto Bonacossa acquista la Gazzetta dello Sport: “È uno dei padri dello sport italiano, – così lo descriveva Candido Cannavò in una sua intervista su La Gazzetta dello Sport del 2006- è stato anche presidente del Coni durante la Guerra, si è battuto per i Giochi invernali a Cortina, la sua famiglia è stata sempre vicina al giornale. Ne conserva ancor oggi la proprietà: ad Alberto è subentrato il figlio Cesare, a questi la figlia Alberta, con la madre Resy. Il binomio Gazzetta-Bonacossa non si è mai scisso”.
Dal 1932 al 1939 anche il Corriere dello Sport fu di sua proprietà.
Fu tra i fondatori del Tennis Club vigevanese e del Tennis Club Milano Alberto Bonacossa ancora a lui intitolato come altri impianti sportivi e sentieri di montagna.
Muore a Milano, all’età di 69 anni, il 30 gennaio 1953.